Adolescenti con disturbo Oppositivo-Provocatorio

La realtà psichica sarà sempre strutturata sui pilastri dell’assenza e della differenza; e ….gli esseri umani  dovranno venire a patti con ciò che è proibito e ciò che è impossibile.

“J. McDougall”

Crescere significa abbandonare i più cari sogni megalo-maniaci della nostra infanzia.

Crescere significa capire che non si possono realizzare. crescere significa avere la saggezza e la capacità di ottenere ciò che vogliamo entro i limiti imposti dalla realtà, una realtà che consiste di poteri ristretti, di libertà limitata e di legami imperfetti con la gente che amiamo.

Io contro tutti: Adolescenti con disturbo O.P

Molto spesso queste paure possono essere così profonde da portare gli adoloscenti ad assumere un comportamento negativistico, ostile e provocatorio che si manifesta con:

  • irritabilità, collera, impulsività che spesso sfociano in frequenti litigi;
  • atteggiamento costante di sfida o rifiuto verso le richieste e le regole degli adulti;
  • elevata suscettibilità e bassa soglia di tolleranza alla frustrazione nei confronti degli stimoli esterni;
  • accusa sistematica di colpevolezza rivolta a terzi, anche di fronte all’evidenza dei propri errori ed all’oggettiva scorrettezza e negatività del proprio comportamento.

adolescenti-con-disturboLe statistiche epidemiologiche indicano che il disturbo oppositivo provocatorio è presente con valori che variano dal 2% al 16%, a seconda dei campioni analizzati e dei metodi d’indagine. È più frequente in quelle famiglie dove si adottano metodi educativi incoerenti o lo sviluppo del bambino è turbato da un continuo alternarsi delle figure d’accudimento. Per quanto riguarda le differenze di genere, si riscontra una maggiore prevalenza maschile nel periodo che precede la pubertà, ma in seguito si riscontrano le stesse percentuali di distribuzione tra i due sessi.

 

Questa anomalia comportamentale provoca un forte disagio nell’ambito del funzionamento familiare,scolastico e sociale.

Quando ciò accade è importante che l’adolescente sia supportato ed aiutato da un percorso psicologico che lo aiuti ad inserirsi gradualmente nel mondo.


Dott.ssa Francesca Sforza Psicologo Monza